Capita a volte di aprire un vecchio
faldone per riordinarlo e catalogarne il contenuto, e di ritrovarsi
davanti a questo, un Regolamento Vaticano del 1876, che elencava una
serie di norme che gli impiegati della Santa sede dovevano seguire
durante il loro periodo di servizio.
La fonte presenta delle curiosità,
come quelle del punto 6, che possono spiegarsi solo tenendo presente
la mentalità dell'epoca e le contingenze immediate: siamo negli
ultimi anni del pontificato di Pio IX (1846-1878), Papa recluso entro
le Mura leonine a causa della presa sabauda di Roma; positivismo e
minacce alla Chiesa giungono da ogni dove, e ciò spiega il clima di
sospetto che permea la fine del testo; e la Rerum Novarum, firmata
dal successore di Pio IX, è di là da venire.
- Gl'impiegati dell'ufficio devono scopare i pavimenti ogni mattina, spolverare i mobili, gli scaffali e le vetrine.
- Ogni giorno devono riempire le lampade a petrolio, pulirle e regolarne gli stoppini. Una volta la settimana dovranno lavare le finestre.
- Ciascun impiegato dovrà portare un secchio d'acqua e uno di carbone per le necessità della giornata.
- Gli impiegati uomini avranno una sera libera alla settimana a scopo di svago, e due sere libere se vanno regolarmente in Chiesa.,
- Dopo che un impiegato ha lavorato tredici ore in ufficio, dovrà passare il rimanente tempo leggendo la Bibbia o altri buoni libri.
- Ciascun impiegato dovrà mettere da parte una somma considerevole della sua paga per gli anni della vecchiaia, in modo che non diventi un peso per la società.
- Ogni impiegato che fumi sigari spagnoli, faccia uso di liquori, frequenti biliardi o sale pubbliche o vada a radersi dal barbiere, ci darà una buona ragione per sospettare del suo valore, delle sue intenzioni, della sua onestà.
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